Intervista al Managing Director Massimiliano Molinu del Gruppo Turmo Travel

  • 27 Apr 2020

Dalle carrozze nel 1890 ad un gruppo di società che anno dopo anno vedono una crescita costante del fatturato. Qual è il segreto di una realtà in continua evoluzione?

La partecipazione intrinseca della famiglia ad ogni step del processo produttivo. Con il crescere dei numeri crescono le deleghe, ma mai viene e verrà perso il controllo del processo. Attenzione alla qualità, ai consumi, alle possibili economie di scala ci hanno premiato.

Che conseguenze ha portato il Covid 19 nel settore turistico e specialmente nel settore del traporti di persone? 

Una contrazione del 95% della domanda, un flusso atteso per il 2020 in forte calo rispetto alle aspettative. Ad oggi nello scenario più ottimistico pensiamo ad un risultato economico atteso di un meno 75% del fatturato 2019, anno che, fortunatamente, ci ha visto superare i target prefissati e che ci sta aiutando in questo momento.

Attualmente abbiamo attivo solo il 50% dei servizi di Trasporto pubblico di Linea che rappresenta il 15% del fatturato globale, mentre tutto il comparto noleggio con conducente sia autovetture che autobus è completamente immobile e soffre già di cancellazioni di programmazioni importanti dei mercati esteri.

Come state reagendo a questa crisi senza precedenti?

Utilizziamo gli ammortizzatori sociali per i dipendenti in forza, abbiamo predisposto le moratorie per i Finanziamenti e i Leasing, cerchiamo di comprimere al massimo tutti i costi per salvare parte della liquidità che sicuramente farà la differenza alla ripartenza. Abbiamo grande rammarico per come il Governo risponde a questa crisi, capiamo la difficoltà del momento, ma attualmente hanno predisposto progetti di garanzie per attingere altri finanziamenti che peraltro non sono ancora recepiti e attivi da parte del sistema bancario. Bisogna ricordarsi che nelle imprese stagionali turistiche, specialmente in Sardegna, il fatturato annuale deriva principalmente da 5/6 mesi di attività, la stessa attività che ora è gambizzata a causa del COVID. Ogni imprenditore massimizza i suoi ricavi nei mesi di Maggio/Ottobre, stessi ricavi che permettono oltre il pagamento della gestione corrente anche la riorganizzazione della riapertura futura del 2021. 

Condivida con noi le sue prospettive sulla stagione 2020…

Sarà un anno di grande sacrificio, sia economico che sociale. 

Avevamo un tessuto economico che mediamente pagava a 60gg, strutture aziendali di costi, pronte a febbraio per fare un ottima stagione estiva e ora abbiamo strutture probabilmente sovra dimensionate per la produzione che ci attende. Chi avrà le spalle per anticipare o allungare i costi variabili di produzione e sopportare il possibile allungamento dei pagamenti riuscirà a galleggiare per questo anno, gli altri perderanno quote di mercato.

Ho grande fiducia per il MKT del Lusso e medio alto individuale su Luglio, agosto e settembre ma molte preoccupazioni per il MKT medio e medio basso del viaggio organizzato e di gruppo. Allo stato attuale vedo difficile che un Tour operator con prezzi di vendita ponderati pre COVID 19 sia in grado o prenda il rischio, se non quasi obbligato, dei maggiori costi, dettati dalle distanze sociali, derivanti dal trasporto sia aereo che terrestre e probabilmente maggiori costi della struttura che dovrà raggiungere il suo break even con una occupazione più bassa di quella attesa.



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